A volte si soffre per errore, è vero, ma non è mai un errore la sofferenza. Continua
profeta
Segugio della Parola
Il profeta non si riconosce dalle sue parole, ma dai suoi silenzi. Lui, infatti, non ha grandi discorsi da fare, ma una Parola da inseguire; non cose da insegnare, ma una verità cui obbedire. Continua
Guarire e perdonare
Profezia non è evitare il male, ma guarirlo; non è giudicare il malato, ma perdonarlo. Nessuno sta dicendo che quella donna non sia una peccatrice, ma nessun credente dovrebbe permettersi di dire che per quella peccatrice non ci sia posto in casa propria. Continua
Profeta sconvolto
Dalla memoria (radice di Zaccaria) alle viscere (radice di Giovanni), perché Dio non accetta di essere pio pensiero nella mente o devota parola sulle labbra: LUI vuole essere sangue. Sangue che ribolle nelle profondità insondabili di chi ha lasciato che la chiamata frantumasse la dura pietra della sordità, fino a lasciar risuonare libera la sconvolgente verità di un Altro. Ecco il profeta: un uomo visceralmente sconvolto dalla volontà di un Altro su di lui.
Questione di etichetta
C’è solo un modo per spegnere la profezia: pensare di saperla già. L’etichetta è la più grande censura, perché è un vero e proprio atto di supremazia con il quale codifico l’altro, quasi fosse un prodotto. La profezia è sempre sorpresa di un incontro nuovo e rinnovante, giocato anzitutto sul volto, più che nelle parole dell’altro: le parole puoi conoscerle già, ma il volto è sempre nuovo, benché sia sempre lo stesso. Continua
Come un filo
Che fine ha fatto la profezia? Che fine ha fatto Elia? Pare che il Cielo si sia rimangiato le sue stesse parole di fuoco nel momento in cui, proprio con un fuoco, si è ripreso il suo spavaldo messaggero. Poi arriva Giovanni, meno “rumoroso” del suo predecessore, ma altrettanto incisivo. Continua
Luce a senso unico
In mezzo ai bagliori del mondo, la Luce conosce una sola Fonte. Tra tanti passi incerti, la Quiete conosce una sola Dimora. Sotto i cieli di infiniti sogni, il Paradiso ha solo un Nome. Continua
Tiratori d'orecchie
Abbiamo un problema con i profeti ed è un problema che ci trasciniamo dall’Antico Testamento. Noi vorremmo che i messaggeri di Dio fossero sempre quelli della carezza, della pacca sulla spalla, del «sei forte, continua così». Certo, la profezia è anche questa consolazione. Ma sovente il profeta ti è mandato da Dio per ricordarti la radicalità della tua vocazione: devi essere perfetto! Continua