Forse si poteva installare un antivirus migliore, no? Si poteva armare una difesa impenetrabile, alzare un muro invalicabile, votare una legge non aggirabile. Eppure è andata diversamente: il Regno è in mano ai violenti. Continua
regno
Voler bene
Forse “voler bene” non significa per forza fare la cosa migliore. Il Vangelo di oggi quantomeno mi pone il dubbio: i segreti non è meglio affidarli agli adulti? Continua
Un semplice invito
Strani contorni assume il peccato in questa pagina evangelica: peccato non è mancare di qualcosa, ma pensare di non aver bisogno di nulla. Continua
Gattonare verso il Regno
Un bambino si fida per crescere; noi adulti, molto spesso, aspettiamo di crescere (in maturità, conoscenze, competenze,…) per fidarci. Forse questo è lo scarto che rende i primi più vicini al Regno, perché Dio non è di chi Lo capisca, ma di chi si fidi di LUI. Continua
Pescatore
Due generi di persone sono contro il Regno: quelli che sostengono che ci siano altre reti in cui sia opportuno stare e quelli che sostengono che tutti i pesci siano buoni. Ad entrambi (presenti anche nel mio cuore, alternativamente o contemporaneamente) dico una cosa semplice: ritrova la voglia di lavorare. Continua
Vita in piccolo
C’è chi ha cercato la vita dove c’era da strafogarsi, per paura di morire affamato; c’è chi l’ha cercata dove scorrevano ininterrotti fiumi inebrianti, per paura di morire assetato; chi l’ha cercata dove c’erano legami garantiti, per paura di morire pellegrino; c’è chi l’ha cercata nel variegato culto dell’immagine, per paura di morire disprezzato; c’è chi l’ha cercata nella pertinace cura di sé, per paura di morire sofferente; c’è chi l’ha cercata nella conquista spasmodica della libertà, per paura di morire servo. Continua
Perché sei venuto a disturbarci?
«Perché sei venuto a disturbarci?». È la domanda che il grande inquisitore di Dostoevskij pone a Cristo stesso, prima di decidere di condannarlo. È la domanda che noi poniamo a quest’Uomo ogni volta che insiste a sciogliere la lingua di qualche muto, perché ci possa ripetere: «il Regno è qui!». Ma noi, diciamolo chiaramente, questo Regno così presente non lo vogliamo. Continua
La sua musica
Lui musicista, lei la sua musica. Anniversario. Lui la porta al suo pianoforte. Lei ha il cuore che batte forte: chissà che cosa avrà scritto questa volta! Comincia a suonare, lei si concentra sullo spartito: lo fissa, lo studia, cerca di carpirne i segreti, di scovare il legame tra note e testo. Finisce la canzone. Lui si avvicina al suo orecchio e le sussurra qualcosa. Lei trasale, con il volto rigato di lacrime. Non si era accorta che la sua musica era lì accanto a lei.