Turbata da un’attesa

Volevo scrivere una grande considerazione metafisica sul senso che possa avere la presenza dell’altro nella vita di ciascuno di noi. Poi, con un po’ di sano empirismo, mi è venuta in mente una cosa concreta: hai presente quando aspetti follemente qualcuno? Quando deve tornare una persona cara o quando devi incontrare una persona per te importante (anche un tuo “mito”)? Dimmi se non è vero che, il suo apparire, ti crea un turbamento profondo: le parole scompaiono, il sangue si rintana nel cuore impazzito, sbiancandoti il viso, e tutta la tua vita per un istante pare ritrarsi, perché non si sente pronta. Un’attesa folle che “umilia” (senso etimologico) lo spazio dell’incontro, trasformandolo in terreno buono, perché il seme di una presenza si pianti e fiorisca come fiduciosa compagnia.

#scrivimisulcuore

+ Vangelo di San Luca

Nel sesto mese, l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Rallégrati, piena di grazia: il Signore è con te». A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. L’angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell’Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine». Allora Maria disse all’angelo: «Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?». Le rispose l’angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell’Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio. Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch’essa un figlio e questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile: nulla è impossibile a Dio». Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola». E l’angelo si allontanò da lei.

[Lc 1,26-38]