Gioia immacolata

Ti vidi, e una mite gioia
passò dal tuo dolce sguardo su di me;
fu tutto per te il mio cuore,
fu tuo ogni mio respiro.

[Johann Wofgang Goethe]

Solo la gioia può promettere all’amore: «non temere». E, allo stesso tempo, solo la follia dell’amore può permettersi di promettere la gioia nel turbamento del piccolo che si trova faccia a faccia con l’immenso. Immacolata perché lascia che l’immensità le si avvicini fino alla tenerezza, che poi è la forza dell’amore. Non si ritrae, nemmeno per un istante pensa di doverselo meritare: Immacolata perché semplicemente e sempre piena di “grazie”!

La tela è bianca:
io sarò colore
e TU Artista.

La storia è muta:
io sarò parola
e TU Grammatica.

Il domani è incerto:
io sarò disponibilità
e TU risposta.

E il Cielo è notte, Signore:
ma io sarò aurora
e TU sarai il Sole.

+ Vangelo di San Luca

In quel tempo, l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Rallègrati, piena di grazia: il Signore è con te». A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. L’angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell’Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine». Allora Maria disse all’angelo: «Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?». Le rispose l’angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell’Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio. Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch’essa un figlio e questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile: nulla è impossibile a Dio». Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola». E l’angelo si allontanò da lei.

[Lc 1,26-38]