Che consiglio prezioso: se speri di far fruttare il tuo talento, non aspettare di capire quale sia il talento, ma preoccupati di portare frutto! Perché, se è vero che porta frutto ciò che è talento, è ancor più vero che il talento è ciò che porta frutto. Continua
frutto
Teologia del frutto
È straordinariamente bella questa teologia del frutto! Tu pensi che il frutto sia il giusto premio dei tuoi sforzi, il doveroso prodotto dei tuoi talenti, il meritato risultato dei tuoi progetti. Non è vero. Continua
Non è stagione
«Non è stagione», ripeto infinite volte insieme al fico. Non è stagione per scommettere sulla gemmazione di qualcosa di nuovo, non è stagione per investire follemente sulla debolezza del fiore, non è stagione per sacrificarsi nel frutto, non è stagione per raccogliere, non è stagione per perdere le foglie, non è stagione per la potatura, non è stagione per morire. Continua
Sei un fiore
Si usa dire a qualcuno che sia particolarmente in forma: «guardati: sei (o “stai”) un fiore!». Perché ci si innamora facilmente di un fiore, salvo poi rimanere delusi quando, dopo un tempo sempre troppo breve, si sperimenti quanto sia effimera la sua bellezza. Verrebbe allora da chiedersi se le fioriture della vita, istanti luminosi di gioia, siano disseminati tra le tortuose strade della fatica, della incomprensione, della disperazione, come una specie di inganno, destinato a deludere. Perché il fiore non può essere incorruttibile? Perché la vita non è un fiore, ma è un frutto. Se la vita fosse un fiore, scopo dell’esistenza sarebbe abbellirsi, ma, dal momento che è un frutto, pare evidente come lo scopo sia abbellire. Non si vive per sopravvivere, ma per donare vita: questa è la lettera d’amore scritta sui petali cadenti di un bellissimo fiore. Teologia amara e dolce quella del fiore, che scopre il compimento della propria bellezza quando muore nel frutto.
#scrivimisulcuore
*omelia nella festa patronale di Santa Rita, Torino